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martedì 9 giugno 2015

LA CHIRURGIA ETICA

Recentemente ho letto “Diario del seduttore” di Kierkegaard e da ragazzo al Liceo rimasi affascinato dalle sue elucubrazioni sul passaggio dallo Stadio Estetico a quello Etico, con la rinuncia ad ogni forma di piacere edonistico per intraprendere una vita “religiosa”, basata sulla responsabilità. Il suo AUT-AUT però non l’ho mai concepito: scegliere tra una vita fatta di piaceri ed una di rinunce non fa per me…nel senso che edonista nacqui ed edonista morirò!
Mai avrei immaginato che si potesse richiamare in musica la filosofia di Kierkegaard, finché non ho scoperto una giovane band salentina: La Chirurgia Etica. Li ho ascoltati per la prima volta in occasione dell’ultimo Rainbow Day, dopo che varie volte non ero riuscito ad assistere ai loro concerti per imprevisti vari…tipo mal di testa cronico da vodka (da buon edonista)! Finalmente ho trovato dei giovani musicisti che compongono testi in italiano, cosa rara nel panorama indie odierno: l’italiano, si sa, è lingua difficile da maneggiare in musica, perciò si predilige troppo spesso il più “comodo” inglese. Affascinato quindi dai richiami filosofici, dalle rimembranze liceali e da una musica di qualità (elemento principale) ho deciso di dedicare a questi giovani musici un post, in occasione dell’uscita del loro nuovo singolo Caro Signor K.




La Chirurgia Etica richiede già una piccola analisi sull’origine del nome. A quanto pare, l’ispirazione è venuta da una frase di Alessandro Bergonzoni: “Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno”. Un invito a ricercare l’essenza della cose, senza fermarsi alle apparenze e alla vana esteriorità. La band è composta da 5 “giovanissimi” musicisti (che contribuiscono così ad accrescere il mio senso di vecchiaia incalzante!): Petit Papillon (Pianoforte&VOCE), Giorgia D’Alessandro (Chitarra&Percussioni), ChristiAne Effe (Autrice dei TESTI, Synth & Chitarra ritmica), Dario Santantonio (Chitarra) e Lorenzo Caraccio (Basso). Esordiscono nel 2014 con il loro primo singolo Ti sei poi abituato alla fine, che dà anche il nome alla loro prima stagione di live, da cui si evince lo stile che li contraddistingue: fresco, ma non leggero, data la profondità dei temi trattati.
Stile che si definisce meglio con il secondo singolo Caro Signor K, che anticipa l’uscita del loro primo EP AUT-AUT. Il Signor K ricorda per certi versi l’inetto descritto da Svevo, un uomo incapace di afferrare la vita e dare un senso alla sua esistenza. Il singolo è accompagnato da un video realizzato da Luca Melcarne e Antonio Cavallo, presentato con un’interessante ed insolita campagna itinerante per le strade di Lecce: geniale l’idea dei televisori vintage disseminati nel centro storico!

La fusione di indie-rock, testi italiani mai banali e richiami filosofici rende unico lo stile di questa giovane formazione che a parere delle KreTine farà molta strada…e il parere delle KreTine è sacro, quanto i consigli sul bon ton di Lina Sotis!


Per info sulla band, vi consigliamo la pagina Facebook:
https://www.facebook.com/pages/La-Chirurgia-Etica/652056554853641



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