Dopo
il Cristianesimo, l’Ebraismo, l’Islam e l’adorazione delle foto in costume di
Nick Bateman, esiste una forma di culto che spesso sfocia in vero e proprio
fanatismo: il culto di Madonna! Le origini del Madonnismo vanno ricercate negli oscuri anni ’80, quando abbinare i
colori in maniera razionale non era un problema da porsi. Tale culto ha come
oggetto di adorazione Louise Veronica
Ciccone, la cui vita e le cui opere vengono studiate dagli adepti in
maniera maniacale. Il culto prevede infatti che non ci sia disco che non sia
degno di essere ascoltato, o numero di Vogue in cui lei appaia che non vada
letto. Oggetti comuni che assumono un’aura di santità se riportano la sacra
effige della regina Madge e per questo meritevoli di adorazione. Il Madonnismo non prevede una forma di
critica: il verbo cantato della sua creatrice NON DEVE essere messo in
discussione! Anche il minimo appunto a un disco riuscito male o ad un outfit
sbagliato può essere meritevole di lapidazione e messa al bando dalla comunità dei Madonnari.
L’ultimo
caso di "fanatismo cicconiano" riguarda noi. Invece di condividere sulla nostra pagina
l’ultimo video “Bitch I’m Madonna”, optiamo per un classico “Into the groove”.
A questo accompagnamo uno stato in cui ci chiediamo perché ostinarsi a giocare
il ruolo dell’eterna ragazza quando hai anni di onorata carriera alle spalle e
puoi assurgere al ruolo di icona, senza dover per forza scimmiottare le varie
teen idols Miley Cyrus e Charlie XCX di turno. La critica a sua Maestà mi è
valsa messaggi privati di amici Madonnari, accompagnati dalle minacce più
assurde: dalla pubblicazione di mie foto compromettenti ai tempi delle medie,
con indosso tute in acetato multicolor, alla condivisione sulla mia bacheca
Facebook di video di cantanti neomelodici, tipo Gianni Celeste o Maria
Nazionale.
CHI HA PAURA DEI MADONNARI? Io no, anzi. Ho deciso quindi di rincarare la dose
con questo post in cui invito esplicitamente Madonna a ritirarsi dalle scene. O
meglio a non rovinare tutto quello che di buono ha fatto in passato (e c’è
tanto di buono nel suo passato, da Vogue
a Take a bow, da Frozen a La isla bonita)
continuando ad inseguire il mito dell’eterna giovinezza. Prima di lei ci ha
provato Michael Jackson e i risultati sono stati quelli che conosciamo tutti. Gli
sculettamenti scollacciati lasciamoli alle ragazzine! Quando ho visto “Bitch I’m Madonna” ho avuto la stessa
sensazione di smarrimento che provo nel vedere le cinquantenni d’assalto che
d’estate ballano sui tavoli per poi lanciarsi ubriache sui giovani ventenni,
con tanto di rimmel sbavato e tacchi vertiginosi in mano. Le grandi dive del
passato lo sapevano bene. Ad un certo punto della propria carriera, in genere
nel punto di massimo splendore, bisogna ritirarsi dalle scene e farsi
rimpiangere: Greta Garbo docet!
Perciò,
sua maestà Madge, le KreTine consigliano un “ritiro spirituale” per non
compromettere anni ed anni di onorata e venerabile carriera. Agli amici
Madonnari, invece, l’invito a non chiudersi nel cieco fanatismo, assumendo
invece un atteggiamento critico nei confronti del proprio idolo pagano. Detto
questo, sto preparando la piazza per la mia prossima pubblica lapidazione a
colpi di Smemoranda e zeppe glitterate. Nel caso ricordatemi così: KreTina e
contenta, ma mai FANatica!
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