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sabato 20 giugno 2015

CHI HA PAURA DEI MADONNARI?

Dopo il Cristianesimo, l’Ebraismo, l’Islam e l’adorazione delle foto in costume di Nick Bateman, esiste una forma di culto che spesso sfocia in vero e proprio fanatismo: il culto di Madonna! Le origini del Madonnismo vanno ricercate negli oscuri anni ’80, quando abbinare i colori in maniera razionale non era un problema da porsi. Tale culto ha come oggetto di adorazione Louise Veronica Ciccone, la cui vita e le cui opere vengono studiate dagli adepti in maniera maniacale. Il culto prevede infatti che non ci sia disco che non sia degno di essere ascoltato, o numero di Vogue in cui lei appaia che non vada letto. Oggetti comuni che assumono un’aura di santità se riportano la sacra effige della regina Madge e per questo meritevoli di adorazione. Il Madonnismo non prevede una forma di critica: il verbo cantato della sua creatrice NON DEVE essere messo in discussione! Anche il minimo appunto a un disco riuscito male o ad un outfit sbagliato può essere meritevole di lapidazione e messa al bando dalla comunità dei Madonnari.

L’ultimo caso di "fanatismo cicconiano" riguarda noi. Invece di condividere sulla nostra pagina l’ultimo video “Bitch I’m Madonna”, optiamo per un classico “Into the groove”. A questo accompagnamo uno stato in cui ci chiediamo perché ostinarsi a giocare il ruolo dell’eterna ragazza quando hai anni di onorata carriera alle spalle e puoi assurgere al ruolo di icona, senza dover per forza scimmiottare le varie teen idols Miley Cyrus e Charlie XCX di turno. La critica a sua Maestà mi è valsa messaggi privati di amici Madonnari, accompagnati dalle minacce più assurde: dalla pubblicazione di mie foto compromettenti ai tempi delle medie, con indosso tute in acetato multicolor, alla condivisione sulla mia bacheca Facebook di video di cantanti neomelodici, tipo Gianni Celeste o Maria Nazionale.

CHI HA PAURA DEI MADONNARI? Io no, anzi. Ho deciso quindi di rincarare la dose con questo post in cui invito esplicitamente Madonna a ritirarsi dalle scene. O meglio a non rovinare tutto quello che di buono ha fatto in passato (e c’è tanto di buono nel suo passato, da Vogue a Take a bow, da Frozen a La isla bonita) continuando ad inseguire il mito dell’eterna giovinezza. Prima di lei ci ha provato Michael Jackson e i risultati sono stati quelli che conosciamo tutti. Gli sculettamenti scollacciati lasciamoli alle ragazzine! Quando ho visto “Bitch I’m Madonna” ho avuto la stessa sensazione di smarrimento che provo nel vedere le cinquantenni d’assalto che d’estate ballano sui tavoli per poi lanciarsi ubriache sui giovani ventenni, con tanto di rimmel sbavato e tacchi vertiginosi in mano. Le grandi dive del passato lo sapevano bene. Ad un certo punto della propria carriera, in genere nel punto di massimo splendore, bisogna ritirarsi dalle scene e farsi rimpiangere: Greta Garbo docet!

Perciò, sua maestà Madge, le KreTine consigliano un “ritiro spirituale” per non compromettere anni ed anni di onorata e venerabile carriera. Agli amici Madonnari, invece, l’invito a non chiudersi nel cieco fanatismo, assumendo invece un atteggiamento critico nei confronti del proprio idolo pagano. Detto questo, sto preparando la piazza per la mia prossima pubblica lapidazione a colpi di Smemoranda e zeppe glitterate. Nel caso ricordatemi così: KreTina e contenta, ma mai FANatica! 


    

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