prova

prova

martedì 31 marzo 2015

Il MARDI GRAS DEI PLOF

Una sera come tante vai ad un concerto con la tua amica Lory Diablo per ascoltare un gruppo che ti piace e che segui da anni. Prendi una birra, poi un’altra ed un’altra ancora e nell’attesa ascolti i gruppi spalla. Lory Diablo inizia a scatenarsi per una band che non avevo mai sentito. «Sono fighi» urla. Si chiamano PloF, “nome strano, cosa significherà?” penso, e anche la mia attenzione si concentra su questi ragazzi che si agitano sul palco. Il sound mi colpisce e mi ricorda il post-punk revival dei primi Arctic Monkeys, mentre i testi sembrano più vicini al nonsense surrealista dei Devo. Noto che non è solo Lory Diablo a scatenarsi, ma anche il pubblico presente. Anch’io mi scompongo pur mantenendo la mia aplomb e decido quindi che a fine concerto prenderò contatti per scrivere un post su di loro.

Lory Diablo al cantante che poi scopriremo chiamarsi Fabrizio: «Scusa, intanto complimenti, avete spaccato…poi siccome abbiamo un blog, vorremmo intervistarvi se vi va?» e così ci ritroviamo un sabato pomeriggio a chiacchierare di musica e non solo con questi ragazzi.



I PloF nascono nel 2012 a Montalbano di Fasano, ridente località del brindisino molto florida dal punto di vista musicale (vedi i Moustache Prawn), a quanto dicono un po’ per caso, per una serata nel circolo Arci Eliogabalo di Fasano. A Fabrizio (voce e chitarra), che componeva canzoni, si sono uniti Giovanni (chitarra), Angelo (batteria) e Ronny (basso). Si ispirano ai Primus, band indie-rock americana dai testi irriverenti, ma anche a Frank Zappa. Uniscono nella loro musica atmosfere fumettistiche e cartoonistiche, suoni acidi e post-punk e una buona dose di umorismo e di autoironia, utile a far divertire il pubblico, prendendosi in giro senza però cadere nel ridicolo.
Sempre nel 2012, nel loro primo anno di vita, partecipano al festival Frequenze Mediterranee a Matera.
Il 2013 è la loro annata migliore: vincono le selezioni regionali per l’Arezzo Wave Puglia, il Dirockato di Monopoli e il contest “Alz u bbanne” di Castellana Grotte. Nello stesso anno lavorano ad un album, mai uscito, e organizzano un minitour tra Bologna, Perugia, Pisa (mai tenutosi) per il lancio del loro primo EP Mardi Gras, ministorie di personaggi come “Bobby Bob” e “Juan Soup”, da cui è tratto anche il video di “Sex Appeal”, realizzato dagli “Acqua sintetica” e in cui il sogno erotico di un bambino è una madre - milf (lo trovate cliccando qui https://www.youtube.com/watch?v=UhSTSciH3hI) .
Mardi Gras è solo all’apparenza un’opera non sense, in cui i testi surreali, rigorosamente in inglese, accompagnano storie che sembrano slegate l’una dall’altra, raccontate da una voce computerizzata. Se c’è un senso in questo Ep è proprio nel non sense, che crea curiosità nell’ascoltatore e lo spinge a porsi delle domande.
Se ascolti “Oh Bobby non lanciare il cane dalla porta” qualche domanda te la poni. Io me la sono posta, ma non ho trovato risposte ancora. L’attenzione è stata catturata però, quindi l’obiettivo è centrato.
Il 2014 è un anno di pausa per il gruppo, che riprende a suonare nel 2015 e, a quanto dicono, quello a cui ho assistito con Lory è il loro primo live post anno sabbatico.



Mentre cerco di ascoltare Fabrizio con le mie KreTine, Giovanni disegna strani personaggi sul mio block notes, mi dice che la loro canzone più lunga dura 5 minuti e in mezz’ora di concerto riescono a suonare due volte il loro repertorio e mi consiglia di ascoltare i Uochi Toki: prendo nota! Nel frattempo sono passate più di due ore senza che me ne sia accorto e dalla musica siamo passati a parlare di appartamenti condivisi che ricordano spesso centri sociali e partite di calcetto nei campetti di San Pio. Lory mi ricorda di far posare i ragazzi con il nostro banner in cartone riutilizzato per una foto, io li saluto ringraziandoli per il tempo dedicatoci.
Mi riprometto di ascoltare con attenzione il loro EP, la mia traccia preferita è “Trumpets” e la ascolto mentre scrivo questo post mettendo insieme i vari appunti presi.
Ciao PloF, ci rivediamo al prossimo live con le mie KreTine, quando non sarete più il gruppo spalla che non conoscevo!

NOTE A MARGINE: il nome PloF non ha un significato preciso, è una semplice onomatopea e ricorda un oggetto che piomba in acqua.
Quando verrete a giocare a calcio di notte nella villetta sotto casa, ricordatevi di noi: magari ci uniamo!  


Per info e news sul gruppo linkiamo la pagina Facebook:

     

Nessun commento:

Posta un commento