prova

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mercoledì 30 agosto 2017

MAI FINIRE IL CAFFÉ A “MELROSE PLACE”!

Una domenica mattina come tante, ti svegli (male) e, apprestandoti a fare colazione, ti rendi conto di aver finito il caffé. Dopo la giusta sequela di bestemmie ed aver tirato giù l’intera volta celeste, ti coglie l’illuminazione: rivolgerti alla vicina di casa, sperando possa fornirti la tua prima dose di caffeina quotidiana! Ti precipiti verso la porta di casa, varchi l’uscio e ti ritrovi stranamente in un piccolo complesso di appartamenti, con tanto di piscina ad uso condomini ed un’insegna all’ingresso con la scritta “Melrose Place”. Convinto di stare ancora sognando o di aver assunto chissà quale sostanza allucinogena la sera prima, suoni al primo campanello che ti trovi davanti. Ad aprirti, è una giovane donna dai capelli rossi, tendenti all’ “arancio Camilla del Mulino Bianco”. Le dico che sono nuovo del posto ed anche abbastanza spaesato, mentre lei con fare rassicurante cerca di mettermi a mio agio. Dice di chiamarsi Kimberly Shaw, di essere una dottoressa (ricette di farmaci assicurate!), ma di non avere caffé perché le causa stati di eccitazione troppo intensa. Le chiedo informazioni sul vicinato, ma a questa richiesta la dottoressa sembra irrigidirsi e, con fare altezzoso, mi congeda velocemente e si barrica nel suo appartamento: “un po’ psycho la Kimberly!” penso. Decido di passare all’appartamento successivo e questa volta mi apre un uomo, tale Michael Mancini, anche lui medico: una tale concentrazione di medici nemmeno ad una convention della Bayer puoi trovarla! Gli racconto che sto cercando del caffé e di aver appena chiesto alla sua vicina Kimberly senza successo. “Ah, quella pazza…lasciala perdere!” mi dice il dottore ed inizia a raccontarmi dei suoi trascorsi burrascosi con lei. A quanto pare, la torbida relazione con Kimberly è stata la causa della fine del suo matrimonio con tale Jane Andrews, che vive ancora nello stesso complesso. Questo Melrose Place inizia a piacermi, ma non ho ancora trovato il caffé, mi sta iniziando una forte emicrania e devo quindi procedere all’appartamento successivo.
Nel tragitto, mi arriva addosso correndo una biondina slavata, che per lo scontro cade a terra. Rialzandosi, mi accorgo di conoscerla: è Kelly Taylor di “Beverly Hills 90210”. Nello scusarsi con me per l’accaduto, mi spiega che sta correndo a casa perché i suoi amici la stanno cercando e nessuno sa che lei si trova lì dal suo ragazzo Jake, uno sfaccendato più grande di lei. La ragazza mi consiglia di provare all’appartamento di fronte, dove vive un’aspirante attrice che lavora come cameriera allo “Shooters”, il bar più frequentato della zona, tale Sandy Louise Harling. Suono il campanello ma non risponde nessuno: starà già spillando birre al bar la dolce Sandy.
Decido di fare un ultimo tentativo e l’ultimo appartamento sembra essere quello buono. Ad accogliermi in casa sua è Matt Fielding, assistente sociale che mi invita ad entrare e mi presenta la sua amica Rhonda Blair, insegnante di aerobica e ballerina. I due sono intenti a parlare (o meglio sparlare) di tale Amanda, nota “friscipurpi*” locale, non ben vista da tutto il vicinato a quanto pare. Interrompo bruscamente i loro pettegolezzi e chiedo se hanno del caffé da prestarmi. Matt allunga la mano verso la credenza e mi passa una confezione di “Saicaf, gusto intenso”: Saicaf a Melrose Place?!?!?! Spaventato, ringrazio e corro via verso il mio appartamento, mentre nel tragitto le note di “Sweet Harmony” dei Beloved annunciano l’inizio di un party in piscina.

Dopo aver bevuto il tanto desiderato primo caffé della giornata, faccio mente locale a quanto accaduto e mi rendo conto che c’è qualcosa che non va. Apro di nuovo la porta di casa, mi affaccio sul pianerottolo e ritrovo i soliti tristi vasi di fiori mezzi appassiti, lo stendino dell’anziana accanto con i mutandoni di flanella appesi e il profumo intenso di brodo fatto col dado: mi sento di nuovo a casa, lontano da Merlose Place!



*friscipurpi = donna avvezza a frequenti rapporti occasionali con uomini diversi