prova

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mercoledì 25 marzo 2015

IL FRANCO CACCIATORE

Mi chiamano Der Freischütz. Anzi meglio: mi faccio chiamare così.
Letteralmente significa “il tiratore scelto”, che di per sé non dice tanto.
Io speravo invece di fare riferimento alla mia libera, naturale, mai repressa indole di seduttore, grazie alla mendace traduzione italiana del titolo a cui fa riferimento: “Il franco cacciatore”. Dove franco sta per libero; non vogliamo certo riferirci al cacciatore Franco che ogni domenica, anche quando non è stagione venatoria, va ad impallinare le specie protette.

Mi piace cacciare, flirtare, sedurre le donne per un'intera serata, fino a quando non sono convinte di avere davanti un bel pezzo di manzo da cuocere in un forno lussurioso.
180° per 20 minuti, innaffiato con un bicchiere di vino rosso, ben oliato, sale e pepe q.b..

Ho questa dote, che mi è stata concessa, di saper trovare sempre una frase ad effetto da declamare, una domanda critica che mette tutto in discussione, un pensiero profondo e inaspettato su cui riflettere, una battuta o una frecciatina da scagliare. È come lanciare una lenza e aspettare che la preda abbocchi all'amo. Ma in tal caso mi farei chiamare “il libero pescatore”. Noi stiamo parlando di donne, quindi diciamo che lancio loro una pochette!

Dopo che hai iniziato a parlarci, se sei uno furbo come me, la strada è spianata: basta saper trovare una frase ad effetto, una domanda critica che mette tutto in discussione, un pensiero profondo ed inaspettato, una battuta o una frecciatina da scagliare, nell'ordine che si preferisce. Basta che tu non dica mai quello che è giusto per lei!

Perché per andare a letto con una donna è sufficiente dire il falso.
Ecco, in realtà mi riferisco ad uno specifico genere di donne, quelle della mia generazione, quelle emancipate. Così tanto emancipate da essere colpite da frequenti attacchi di “disagio”.

Parliamo inoltre, di relazioni che durano più a lungo di una notte. Le sveltine arrivano a caso, devi solo saperle cogliere. Ma dopo aver lavorato una serata intera non ho nessuna intenzione di finire tutto alla mattina.
Diciamo che io sono uno che riesce a capire i disagi di queste donne e da dove vengono. Ovviamente non glielo dico, altrimenti capirebbero la trappola. Sarebbe come far uscire la lepre dalla tana e poi sparare dall'altro lato.
Una volta in questo modo ho colpito inavvertitamente una faraona di mezza età. 360° per tre ore e mezzo di sesso: mi ha carbonizzato!
Un'altra volta invece ho colpito Franco, il cacciatore. Mai più sbagliato dopo.

In ogni caso quella storia sul fare del bene agli altri per stare bene con sé stessi, non è una cosa che funziona per questa vita. In questa vita contano solo le cose che facciamo per noi stessi!
Diciamo che non faccio del male di proposito, ma tengo sempre d'occhio quello che può andare contro i miei interessi. Il che significa semplicemente che devo far credere sempre che le cose che loro dicono siano giuste e che perbacco, se aveva ragione lei sulla sua amica! È evidente che aveva ragione!
Sì perché se dicessi la verità, troverebbero prima la giusta strada per loro. Ma il disagio? Se lo superassero veramente, di quale disagiata andrei a caccia?

Per ricordare loro il nostro patto mi faccio trovare in giro con qualcun'altra a volte, perché ricordino sempre che non devono innamorarsi di me, se vogliono che io continui ad ascoltare ciò che hanno da dire. Ciò che è più sorprendente è che questo funziona solo perché credono alle bugie che dicono a loro stesse. In realtà, non sono io a dire il falso, come sostenevo prima, bensì esse. Io mi limito ad avvalorare la loro tesi sbagliata, e le donne vanno matte per questo. Ciò che devo fare è solo obnubilare la mia onestà intellettuale fino a quando non sono stanco di loro.

Una volta “disagiavo” una ragazza di nome Elisa, ma le amiche la chiamavano “la Betty”. Dalla terza volta che ci siamo visti la Betty mi disse di non provare nulla per me, di essere alla ricerca di una storia di solo sesso. Io finsi di potermi accontentare, quando in realtà pensavo di avere metà del lavoro già pronto. Per tutta risposta, la Betty, dopo un paio di mesi, si innamora di me. Dal momento in cui ho capito i suoi sentimenti ho iniziato a dirle la verità e a farla ragionare obiettivamente.
Non che io abbia il potere di cambiare di colpo l'opinione della gente, ma con lei mi è bastato farle capire che se lei ha sempre ragione, è naturale che gli altri abbiano sempre torto, ma che se anche una sola altra donna all'infuori di lei avesse sempre ragione, è impensabile che tutti gli altri abbiano torto.



NOTA A MARGINE DELLE KRETINE: nella lettura del post tenete bene a mente che è un “maschio” a scrivere, quindi prendete le sue parole con cautela…se assunto in dosi eccessive può causare “disagio” nelle lettrici… abbiatene pietà, le KreTine ringraziano!




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