Mi chiamano Der Freischütz. Anzi meglio: mi faccio
chiamare così.
Letteralmente significa “il tiratore scelto”, che di
per sé non dice tanto.
Io speravo invece di fare riferimento alla mia libera,
naturale, mai repressa indole di seduttore, grazie alla mendace traduzione
italiana del titolo a cui fa riferimento: “Il franco cacciatore”. Dove franco
sta per libero; non vogliamo certo riferirci al cacciatore Franco che ogni
domenica, anche quando non è stagione venatoria, va ad impallinare le specie
protette.
Mi piace cacciare, flirtare, sedurre le donne per
un'intera serata, fino a quando non sono convinte di avere davanti un bel pezzo
di manzo da cuocere in un forno lussurioso.
180° per 20 minuti, innaffiato con un bicchiere di
vino rosso, ben oliato, sale e pepe q.b..
Ho questa dote, che mi è stata concessa, di saper
trovare sempre una frase ad effetto da declamare, una domanda critica che mette
tutto in discussione, un pensiero profondo e inaspettato su cui riflettere, una
battuta o una frecciatina da scagliare. È come lanciare una lenza e aspettare
che la preda abbocchi all'amo. Ma in tal caso mi farei chiamare “il libero
pescatore”. Noi stiamo parlando di donne, quindi diciamo che lancio loro una
pochette!
Dopo che hai iniziato a parlarci, se sei uno furbo
come me, la strada è spianata: basta saper trovare una frase ad effetto, una
domanda critica che mette tutto in discussione, un pensiero profondo ed
inaspettato, una battuta o una frecciatina da scagliare, nell'ordine che si
preferisce. Basta che tu non dica mai quello che è giusto per lei!
Perché per andare a letto con una donna è sufficiente
dire il falso.
Ecco, in realtà mi riferisco ad uno specifico genere
di donne, quelle della mia generazione, quelle emancipate. Così tanto emancipate
da essere colpite da frequenti attacchi di “disagio”.
Parliamo inoltre, di relazioni che durano più a lungo
di una notte. Le sveltine arrivano a caso, devi solo saperle cogliere. Ma dopo
aver lavorato una serata intera non ho nessuna intenzione di finire tutto alla
mattina.
Diciamo che io sono uno che riesce a capire i disagi
di queste donne e da dove vengono. Ovviamente non glielo dico, altrimenti
capirebbero la trappola. Sarebbe come far uscire la lepre dalla tana e poi
sparare dall'altro lato.
Una volta in questo modo ho colpito inavvertitamente
una faraona di mezza età. 360° per tre ore e mezzo di sesso: mi ha
carbonizzato!
Un'altra volta invece ho colpito Franco, il
cacciatore. Mai più sbagliato dopo.
In ogni caso quella storia sul fare del bene agli
altri per stare bene con sé stessi, non è una cosa che funziona per questa
vita. In questa vita contano solo le cose che facciamo per noi stessi!
Diciamo che non faccio del male di proposito, ma tengo
sempre d'occhio quello che può andare contro i miei interessi. Il che significa
semplicemente che devo far credere sempre che le cose che loro dicono siano
giuste e che perbacco, se aveva ragione lei sulla sua amica! È evidente che
aveva ragione!
Sì perché se dicessi la verità, troverebbero prima la
giusta strada per loro. Ma il disagio? Se lo superassero veramente, di quale
disagiata andrei a caccia?
Per ricordare loro il nostro patto mi faccio trovare
in giro con qualcun'altra a volte, perché ricordino sempre che non devono
innamorarsi di me, se vogliono che io continui ad ascoltare ciò che hanno da
dire. Ciò che è più sorprendente è che questo funziona solo perché credono alle
bugie che dicono a loro stesse. In realtà, non sono io a dire il falso, come
sostenevo prima, bensì esse. Io mi limito ad avvalorare la loro tesi sbagliata,
e le donne vanno matte per questo. Ciò che devo fare è solo obnubilare la mia
onestà intellettuale fino a quando non sono stanco di loro.
Una volta “disagiavo” una ragazza di nome Elisa, ma le
amiche la chiamavano “la Betty ”.
Dalla terza volta che ci siamo visti la Betty mi disse di non provare nulla per me, di
essere alla ricerca di una storia di solo sesso. Io finsi di potermi
accontentare, quando in realtà pensavo di avere metà del lavoro già pronto. Per
tutta risposta, la Betty,
dopo un paio di mesi, si innamora di me. Dal momento in cui ho capito i suoi
sentimenti ho iniziato a dirle la verità e a farla ragionare obiettivamente.
Non che io abbia il potere di cambiare di colpo
l'opinione della gente, ma con lei mi è bastato farle capire che se lei ha
sempre ragione, è naturale che gli altri abbiano sempre torto, ma che se anche
una sola altra donna all'infuori di lei avesse sempre ragione, è impensabile
che tutti gli altri abbiano torto.
NOTA A MARGINE DELLE KRETINE: nella lettura del post tenete bene a mente che è un “maschio”
a scrivere, quindi prendete le sue parole con cautela…se assunto in dosi
eccessive può causare “disagio” nelle lettrici… abbiatene pietà, le KreTine
ringraziano!
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