Un'occasione è
qualcosa che non ti spetta di diritto. Un'occasione capita per caso, non la vai
a cercare, è lei che cerca te.
"Occasione" è tutto ciò che ci
potrebbe piacere ma che ci è sconosciuto finché non capita tra le mani, e andrebbe
trattata come tale.
Prendiamo ad
esempio un pescatore. Egli si prefigge di pescare dal mare i pesci, dunque
pescare un pesce non è un' "occasione", in quanto la sua intenzione
era precisamente quella di pescare un pesce. Cos'è dunque un'occasione per il
pescatore? Un'occasione è prendere un pesce enorme con una lenza troppo sottile
per il suo peso. Quasi impossibile senza l'aiuto della fortuna.
L'occasione è ciò
che non è programmato, quello che non ti aspetti. Se tiri la lenza nel modo
giusto, lentamente, con pazienza, riuscirai a portare a galla l'enorme bestia,
altrimenti dovrai rassegnarti a tornare a casa a raccontare che avevi quasi
preso un pesce grande così. Che aveva almeno la quarta di branchie. Non avrai
alcun merito e alcun pregio, se non quello di essere il tipico pescatore.
Se invece
riuscirai a prendere il pesce sarai incoronato grande “re della costa”, e anche
in quel caso non avrai alcun merito, giacché quasi nessun “re” lo diventa per
merito.
Senza indugio mi
accingo ad elencare alcuni tipi di "occasione" tra i più comuni:
·
capita
a volte di prendere un pesce veramente bello, ben pasciuto e disposto ad
entrare nel tuo retino. Con maestria lo tiri su, lo accompagni lentamente e gli
parli del tuo acquario confortevole e della tua maestria nel mescolare il
mangime. Lui abbocca e ci sta, ma alla fine fai uno sbaglio come chiedergli una
foto delle branchie nude prima di portarlo nell'acquario. Se dai uno strattone
troppo forte, la lenza si tende troppo velocemente. Bisogna andarci cauti altrimenti
la lenza si spezza;
·
altre
volte ti capita un pesce che desideravi da tempo e che non ti era mai capitato
di pescare. Un giorno un pesce di questi ti si presenta e ti dice “la mia
barriera corallina è troppo lontana, posso dormire da te?”; solo che mentre vai
a preparare in fretta la vasca, continuando a tenere d'occhi la sua bellissima
pinna caudale a mandolino, sbatti contro l'albero della barca. Il pesce ti
vede, ci ripensa e inizia a tirare. La lenza si spezza. Se hai una lenza
scadente puoi sperare di pescare poco;
·
in
molti casi capita di avere una lenza meravigliosa con cui potresti tirar su
anche una sirena. La incoraggi, sei gentile con lei, inizi a parlarle di quel
meraviglioso saggio di Erich Fromm,
“L'arte di amare”, e lei ti risponde
con il “Diario di un seduttore” di Kierkegaard e così via, passando da Medea a Pasolini, finché non ti manca un solo giro di mulinello dal
baciarla (sentendo l'inconfondibile profumo di pesce fresco), ma chissà grazie
a quale dote capiscono sempre prima di te quello che stai per fare e voltano la
testa, delicatamente, femminilmente, facendola sembrare non un'elusione ma una
dissuasione, come volendo dire: “sei molto carino, mi piace parlare con te ma
penso ancora al pescatore che c'era prima”. Puoi avere la lenza migliore del
mondo, ma se l'esca della concorrenza è più buona puoi farci ben poco;
·
c'è
poi il pesce giusto, che senti così tuo che speri già di imbalsamarlo sul
camino per averlo sempre con te. Si avvicina, si allontana, passa sotto la
chiglia, gira attorno all'altra lenza, poi salta in alto come per arrivarti tra
le braccia e tu trattieni un po' il sospiro... poi ricade in fondo al mare e si
attorciglia al timone. A volte hai il pesce giusto, ma la lenza si ingarbuglia
così tanto che decidi di darci un taglio;
·
infine
ci sono dei pesci per cui fai tutto nel modo migliore, che a rigor di logica
dovrebbero già essere tuoi da principio, ma la lenza si spezza lo stesso ed
altro non puoi fare che preparare un'altra lenza perché non hai sbagliato
nulla.
Occasioni perdute,
lenze rotte, reti bucate, forse scarsa determinazione. La verità è che le
occasioni andrebbero coccolate, trattate coi guanti, ma mai osannate visto che
perdere ciò che non ti appartiene è perdere il nulla.
Io, per quanto mi
riguarda, preferisco usare la nassa, una trappola per aragoste.
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