Intervistare Tobia Lamare è sempre un'esperienza ai limiti dell'assurdo. Partiamo con l'idea di realizzare la solita intervista di promozione del nuovo album, "Summer Melodies", in cui si deve parlare solo ed esclusivamente di quello. Finiamo per discutere di Manuel Agnelli ad X-Factor, della Festa della Patata Zuccherina di Frigole, di Immanuel Casto e del "lato b" di sua maestà black Beyoncé: le KreTine non possono che adorare!
A più di un anno di distanza dalla tua
precedente intervista per Vita da KreTine, in cui ci raccontavi i retroscena
più hot del Sabatone, cosa ti ha spinto ad accettare una nostra nuova
intervista? Di certo, non ti manca il coraggio caro Tobia!
Assolutamente.
E’ un rischio che ho voluto correre e ne sono consapevole. Probabilmente
quest’ondata di freddo mi ha fatto cercare, tra i miei ricordi, i momenti più
calienti dell’anno scorso. Così, mi è venuta in mente la nostra intervista ed
ho voluto nuovamente scaldare il mio cuore insieme a voi.
Ti ritroviamo con un nuovo album, “Summer Melodies”, in cui racconti tante
parti di te (la famiglia, l’amore, gli amici, la passione per il surf): un
lavoro più intimo rispetto ai precedenti lavori. Ti chiediamo di raccontare il
tuo nuovo disco, ma da buone KreTine ti lanciamo una sfida: potrai farlo solo
utilizzando le parole “petaloso”, “le grandi major” e “Manuel Agnelli”. Accetti
la sfida?
Certo!
Con Manuel Agnelli ci siamo trovati più volte a parlare delle major, che in
realtà se la passano peggio delle indipendenti, oppure sono dei fake (vedi ad
esempio la Sugar
che si vende come etichetta indipendente e il fondatore è presidente della
S.I.A.E.). Da grande artista Manuel ha sempre detto che in realtà la buona musica
andrà sempre avanti e io ho aggiunto che sicuramente i veri musicisti avranno
sempre un futuro petaloso, perché vivono con la buona musica. Quindi ho fatto
un lavoro petaloso e vaffanculo alle grandi major e che Manuel Agnelli sia con
voi.
Il 2016 è stato un annus horribilis per
gli amanti della musica. Tra gli altri, ci hanno lasciato il Duca Bianco David
Bowie e il folletto di Minneapolis Prince, veri innovatori seppur in epoche
diverse. Se dovessi fare un bilancio del tuo 2016, cosa terresti e cosa butteresti
via? E solo per scaramanzia (sapendo di allungarti così la vita), hai mai
pensato alla tua musica post mortem, dando magari indicazioni su eventuali
pubblicazioni di materiale inedito?
Di
quello che si vive non si butta mai niente. Bisogna sempre essere un po’ Jedi.
Non bisogna mai passare al lato oscuro della forza. Sapete quanti ce ne sono
nella musica che stanno con il lato oscuro? Vi annoiereste solo a contarli.
L’attitudine, l’onestà intellettuale, il rispetto per il pubblico e per la musica.
Spesso trovo solo una grande voglia di esposizione mediatica. Sentirsi
rockstar, sentirsi importanti e vendersi come le mazzancolle all’Ipercoop.
Preferisco il mare, gli amici, l’amore e la gente che ama veramente la musica.
Tutti
gli artisti ci pensano alla morte. Ovviamente ho chiesto a mia moglie di
erigere una statua di 3 mt che mi ritare mentre mi piego a prendere un 45 giri
dalla valigetta (conoscete i miei pantaloni a vita bassa) ed aprire un museo
nella nostra attuale casa. Un museo sulla musica indipendente salentina, un
posto dove provare a fare capire l’energia della scena alternativa evitando la Notte della Taranta e
Negramaro. Niente contro di loro, ma visto la loro esposizione mediatica non mi
sembra che ci sia bisogno di dire niente a riguardo.
Ovviamente
ci sarà un barbecue sempre acceso.
Il 2016 è stato anche l’anno del crollo
di alcuni miti indie: da Manuel Agnelli giudice ad X-Factor, a Wes Anderson che
accetta di girare lo spot natalizio di una nota catena di abbigliamento
low-cost. Non esistono più gli indie di una volta?
Per
la pubblicità e televisione potrei farti una serie infinita di incredibili
esempi. In questo momento di crisi, dove non esistono trasmissioni musicali ma
solo talent show, una partecipazione di Manuel Agnelli può fare scalpore. In
realtà il nostro Severus Piton non fa niente di male e se qualcuno gli rivolge
delle critiche dovrebbe chiedersi quanti dischi ha comprato in un anno e quanti
concerti è andato a vedere.
Hai già progetti in cantiere per il
2017? Puoi anticiparci qualcosa? E ci sarà un “Summer Melodies” Tour per i mesi a venire?
Il
Summer Melodies tour è iniziato con l’Irlanda, Berlino e alcune date in Italia
come Roma e Taranto. Ad aprile un altro giro italiano più lungo che toccherà
Bologna, Milano, di nuovo Roma e poi altre città. Stiamo lavorando per tornare
in Irlanda per i festival estivi e poi
Inghilterra ed Est Europa. Ho una data in acustico a Lecce il 16 febbraio al
Road66, per vedermi nella nostra città con la mia fantastica full band invece bisognerà
aspettare la primavera.
Per concludere, le nostre domande a
bruciapelo: rispondi senza pensarci troppo e con la massima sincerità!
Ti chiedono di fare il giudice in un
talent show, ma devi scegliere: il più glamour X-Factor o Amici di nostra Signora
della TV Maria De Filippi?
Fino
a che non sarò chiamato per la
Festa della Patata Zuccherina di Frigole, tutto il resto per
me non conta. Seriamente. Che vengano loro a Frigole a farci vedere quanto
valgono.
La svolta country di Lady Gaga in “Joanne” o il pop-rock di protesta
dell’ultima Beyoncé in “Lemonade”?
Fosse
solo per il culo…Beyoncé.
Justice o Daft Punk?
Mie
care questa è una domanda scorretta e voi lo sapete. E’ un po’ come chiedere se
si preferisce un mohijto o una capiroska. I Daft Punk sono stati il simbolo
della reintroduzione della dance nell’ambiente alternativo. Sono molto
affezionato ed hanno fatto sempre grandi album. Invece, quando i Justice sono
esplosi con il remix dei Simian (We are your friends) io ero sempre a ballare
nei club di Londra. Si percepiva che l’ambiente indie stava cambiando sonorità,
c’era grande aspettativa ed entusiasmo. Purtroppo non tutti sono come i Justice
e le recenti produzioni elettroniche mi fanno vomitare. Si sente l’assoluta
mancanza di conoscenza delle note.
Insomma Mozart avrebbe usato campioni e sequencer oggi (come diceva
Bruno Martelli in Saranno Famosi) ma oltre a conoscere il giro di do e di sol,
non avrebbe mai ammazzato tutto quello che Phil Spector ha inventato. Quindi
entrambi sanno scrivere o rieditare grandi canzoni, cosa che nell’elettronica
odierna è difficile da trovare. E’ più semplice trovare una masturbazione
sonora paragonabile al virtuosismo metal di fine anni ’80.
Hai la possibilità di far tornare in
vita una sola star: Elvis Presley o Michael Jackson?
Michael Jackson è stato
genero di Elvis Presley, anche se a morte avvenuta. Quindi in realtà cosa
dobbiamo dire. Che preferiamo il padre al marito della figlia? Che le nuove
generazioni sono sempre più fresche dei genitori? Posso rispondere dicendo che
per il trentennale della morte di Elvis sono andato insieme a mia moglie a
Graceland (casa di Elvis a Memphis da anni diventata un museo) e probabilmente, se mai apriranno le porte di Neverland per farci un museo, si potrà decidere. E’
una domanda crudele questa. Io non vi ho mai chiesto se preferite un
pasticiotto o un fruttone, Tiziano Ferro o Immanuel Casto, Julio Iglesias o Montserrat Caballé. Vabbè direi Elvis.
Sabatone o Capodannone?
L’uno
non esclude l’altro. Il Capodannone è una dose invernale di banane per
resistere al freddo, per credere che l’estate non sia poi tanto lontana. A
volte come quest’anno cade di sabato e quindi il capodanno è un po’ Sabatone.
Si parte sempre dal potassio, da quella energia che ti serve, dalla banana che
ti dà una marcia in più. Ogni sabato dovrebbe essere Sabatone e ogni festa un
festone. Non sono un tipo che si accontenta di un semplice weekend: bisogna
ballare, allenare i polpacci, sculettare
e sorridere. Il caldo, la pista, l’amore, le banane…il Sabatone!